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CHI SONO?

Ciao, mi chiamo Simone e non ho idea da dove cominciare per descrivere me stesso. Sono sempre stato abbastanza scarso a farlo. Anche solo la sezione "parla un po' di te" dei profili online mi fa venire una certa ansia da prestazione. Di solito quello che succede è che, stufo di perdere tempo per cercare le parole adatte, finisco per fare un banale elenco di caratteristiche qualunque, degno di un bambino di 5 anni. 
Visto che questa non è una descrizione per un profilo online, ma l'incipit di un mio progetto personale, cercherò di fare di meglio, anche a costo di passarci delle ore.
Allora, se dovessi descrivermi in poche parole mi definirei un'irrequieta anima sognatrice con una forte passione per la fotografia.
A dire il vero la fotografia ha sempre fatto parte della mia vita fin da quando ero piccolo.
Intorno ai 10 anni ho ricevuto la mia prima macchina fotografica digitale: una piccola Nikon Coolpix grigia. Ho perso il conto di tutte le Nikon compatte che ho cambiato negli anni, ma una cosa è certa, hanno immortalato tutti i momenti più importanti della mia adolescenza: giornate di scuola, le prime vacanze con gli amici e i pomeriggi al parco.
Dopo aver ricevuto la mia prima Reflex, ho deciso di approfondire la mia conoscenza della fotografia e trovare un mio stile personale.
Poco a poco, l'obiettivo della macchina fotografica è diventato per me una sorta di fessura attraverso la quale potevo spiare il mondo e interpretarlo a mio piacimento.
A 25 anni ho cominciato a rappresentare me stesso nudo, come parte di un processo di scoperta interiore e di auto-espressione. Attraverso l'autoritratto sono riuscito a manifestare i miei pensieri, le mie pulsioni e le mie paure.
Il nudo gioca un ruolo fondamentale nelle mie foto. Spogliarsi davanti all'obiettivo dà, secondo me, la possibilità di conoscere meglio il proprio corpo, accettarne i difetti e prendere atto della sua bellezza. Mi piace l'idea di lasciare i modelli liberi di sbarazzarsi del loro costume quotidiano e mostrarsi per chi sono veramente, con le loro passioni, le loro fantasie e i loro feticci. Mi piace giocare col corpo maschile, fargli assumere posizioni inusuali e sfidare il confine tra sensuale e sessuale.
Come una volta disse Ren Hang: Le persone vengono in questo mondo nude e considero i corpi nudi l'aspetto originale e autentico delle persone. Sento la reale esistenza delle persone attraverso i loro corpi nudi.
Viviamo in un mondo in cui la nudità e il sesso sono ancora stigmatizzati. Un corpo nudo è ancora visto come qualcosa di scandaloso e il sesso come un atto impuro, sporco. Mostrare apertamente il piacere del sesso è ancora considerato un segno di perversione. La censura dei social media diventa sempre più restrittiva. Ormai un implicito atto sessuale è proibito. Un sedere nudo è proibito, a meno che non sia quello photoshoppato di una celebrità (rendiamoci conto dell'assurdità della cosa). Perfino un capezzolo femminile o lo stimolo di un capezzolo maschile sono proibiti. 
La scusa è che tutto ciò è fatto per proteggere le persone più sensibili e creare un ambiente aperto a tutti. La realtà è che questa censura ci allontana da quella società tollerante e accogliente che tanto sogniamo, tenendoci legati a usi e costumi bigotti e datati.
Ho aperto questo sito per poter esprimermi a pieno senza il timore di essere censurato o, addirittura, bannato per aver pubblicato la foto di un sedere.

"Take off the layers of fiction

Unveil the creases of your skin

And let them sing for you."

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